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Imparare la pace a Sarajevo

IN GITA A SARAJEVO PER IMPARARE LA PACE: IL NUOVO PROGETTO DELLE ACLI VENEZIANE DECOLLA DALL’ISSM
Parte Mir Sutra - Pace domani, iniziativa rivolta agli istituti superiori della provincia di Venezia sarà presentato venerdì 29 marzo all’Istituto Salesiano San Marco di Mestre con il vescovo ausiliare di Sarajevo Pero Sudar e il giornalista Ennio Remondino

Sarajevo, Gerusalemme d’Europa. Città multietnica e multiculturale per eccellenza, vittima dell’assedio più lungo della storia moderna, luogo di pace mancata e possibile. Da questa realtà, la cui storia tanto ha da insegnare alle nuove generazioni, parte il nuovo progetto delle Acli provinciali di Venezia rivolto a tutti gli istituti superiori della città metropolitana di Venezia. L’iniziativa, denominata “Mir Sutra” (“pace domani in bosniaco), punta ad invitare le scuole ad organizzare viaggi d’istruzione proprio a Sarajevo: una sorta di lezione di storia a cielo aperto, basata sullo scambio con giovani sarajevesi e l’incontro con testimoni autorevoli, per aiutare gli studenti a riflettere sui temi della pace, del dialogo, della convivenza.

L’idea prende le mosse dallo storico legame delle Acli veneziane con Sarajevo e dall’esperienza pilota vissuta lo scorso novembre nella capitale bosniaca da tre classi quinte dell’Istituto Salesiano San Marco di Mestre. E sarà proprio l’aula magna delI’ISSM ad ospitare venerdì 29 marzo (inizio ore 20.45) il lancio del progetto nell’ambito della serata pubblica “Sarajevo, Europa”, che vedrà la partecipazione di due ospiti d’eccezione: monsignor Pero Sudar, vescovo ausiliare di Sarajevo e fondatore delle Scuole interetniche per l’Europa, ed Ennio Remondino, già giornalista Rai e corrispondente di guerra dai Balcani. “Partiremo da Sarajevo - spiega Paolo Grigolato, presidente delle Acli veneziane - per riflettere sul senso e sul futuro della casa comune europea, anche in vista delle elezioni di fine maggio. Toccheremo i grandi temi (guerra e pace, dialogo interreligioso, nazionalismi e multiculturalismo) che contraddistinguono la storia e il presente dei Balcani e che oggi rappresentano una sfida per l’Europa tutta”.

Nella serata del 29, patrocinata dal Comune di Venezia, sarà presentato anche il libro “Sarajevo, scuola di pace” della giornalista Francesca Bellemo. Il volume, che documenta il viaggio realizzato dagli studenti dell’ISSM, si snoda come un reportage dentro la realtà e la storia di Sarajevo e della Bosnia ed Erzegovina, attraverso testimonianze e box di approfondimento storico. In vista dell’anno scolastico 2019-2020 sarà donato a tutte le scuole superiori della provincia di Venezia unitamente alla proposta di adesione al progetto Mir Sutra, per poter essere utilizzato come strumento didattico in preparazione ai viaggi d’istruzione a Sarajevo.

"La domanda - sottolinea Claudia Cellini, preside dell’Istituto tecnico tecnologico dell’ISSM - sembra banale: come si può insegnare la pace? Sicuramente il punto di partenza è lo studio approfondito della storia, per comprendere gli sviluppi e spesso le degenerazioni degli eventi. Ma solo attraverso esperienze di viaggio come quella proposta ai nostri ragazzi, attraverso il contatto diretto con i luoghi e le persone, la storia si rivela come realtà umana, viva, quasi “senza tempo”. L’esperienza vissuta ha reso studenti e docenti testimoni credibili di quello che è stato, ma ci chiama ad una grande responsabilità: testimoniare la pace è possibile, e imparare la pace si può, se essa diventa patrimonio di tutti e per tutti".

“Abbiamo infinitamente bisogno di parlare di pace - conclude Grigolato - soprattutto alle nuove generazioni così digiune di esperienze e testimonianze dirette della guerra. Abbiamo bisogno di educare i giovani al dialogo interreligioso ed interetnico, perché vivranno in Europa sempre più multiculturale e che non ha alternative alla pace e alla convivenza”.

Il libro “Sarajevo, scuola di pace” è stato pubblicato dalle Acli provinciali di Venezia con il patrocinio dell’Ambasciata d’Italia a Sarajevo e del Comune di Venezia e con la collaborazione della Caritas Italia in Bosnia ed Erzegovina. Il volume è stato stampato gratuitamente da Grafica Veneta spa. In allegato la scheda di presentazione.

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