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InMarcia per la pace: a Venezia mons. Sudar

Esperienze di Cooperazione tra Acli di Venezia e Sarajevo.
Alla presenza del Vescovo Ausiliare di Sarajevo Pero Sudar, il 18 marzo le Acli di Venezia partecipano alla InMarcia per la Pace, organizzando un incontro per raccontare l’esperienza di Cooperazione tra le Acli di Venezia e la diocesi di Sarajevo durante il periodo della guerra e negli anni seguenti.

L’incontro si terrà presso il Negozio 67 in Via Piave 67 a Mestre (fronte chiesa) dalle 16:30 alle 18:30. L’evento fa parte di uno dei tanti appuntamenti che vengono organizzati a Mestre il 18 marzo in occasione della InMarcia per la Pace che, oltre alle Acli, coinvolge molte Associazioni del territorio di Venezia, come Emergency, Agesci, Movimento NonViolento di Venezia, Comunità Sant’Egidio, Centro Pace di Mirano…

Al termine delle manifestazioni, dai diversi punti della città i partecipanti convoglieranno con una marcia silenziosa e colorata in Piazzale Candiani a Mestre dove, alle ore 19.00, vi sarà la conclusione dell’evento alla presenza del Vescovo Ausiliare di Sarajevo Pero Sudan e di Mao Valpiana, Presidente del Movimento NonViolento.

Il colore che caratterizza la inMarcia della Pace che parte da Via Piave è l’ARANCIONE. Quindi tutti coloro che verranno all'incontro sono invitati  con almeno un indumento o un accessorio di colore arancione.

Il giorno dopo, domenica 19 marzo, il Vescovo Pero Sudar presenzierà la Santa Messa della ore 9.30 presso la Parrocchia di Zelarino.

Quella della InMarcia per la Pace è un’occasione importante per la città di Mestre per riflettere. “La responsabilità della pace”, come dice Papa Francesco, “è di tutti e si costruisce con i piccoli gesti quotidiani di attenzione, perdono e amore”. “Essere veri discepoli di Gesù oggi significa aderire alla sua proposta di nonviolenza” proprio come viene descritta nel Vangelo perché “l’amore del nemico costituisce il nucleo della rivoluzione cristiana”.

La testimonianza del Vescovo Pero Sudar potrà aiutare a capire come la mancanza del rispetto per l’altro sia stata una delle cause di una guerra che per molto tempo ha lacerato le aree balcaniche, e in particolare Sarajevo, e che rischia di mettere ancora una volta a rischio, dopo un lungo periodo di pace, gli equilibri riconquistati dopo tanta sofferenza e odio.

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