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Su il Sipario 2019: a teatro con le Acli di Padova

Tradizione e contemporaneità, questi i poli tra i quali si muove la diciannovesima edizione di Su il Sipario: Goldoni, Pirandello, De Filippo con Feydeau, Anderson e Cont. Un’ampia panoramica sulle produzioni delle Compagnie aderenti ad Acli Arte e Spettacolo che ne testimoniano la vitalità e la voglia di mettersi sempre in gioco, di sorridere, divertire e cercare spunti di riflessione sull’oggi cogliendo dalla nostra storia quegli sguardi su vizi e virtù che da sempre sono la cifra caratteristica della nostra società.

Torna anche Monologando, concorso per monologhi teatrali inediti, nato per promuovere la scrittura drammaturgica teatrale: sarà il pubblico presente agli spettacoli della rassegna a decretare il vincitore esprimendo un proprio voto alle esibizioni dei cinque finalisti.

Programma

19 gennaio 2019
Teatro Instabile di Selvazzano

Regia di Maria Grazia Turato

POCHI MA BONI di Loredana Cont
Siamo negli anni ’90 in un paesino della provincia veneta. Il teatro parrocchiale è stato ricostruito, ma rischia di rimanere inutilizzato: piegata dalla feroce concorrenza della nuova forma di spettacolo, la televisione, si è sciolta da ormai 40 anni la locale compagnia teatrale (o come veniva chiamata fino alla meta del ‘900 la “filodrammatica”), compagnia che tale teatro riempiva di pubblico affascinato da drammi strappalacrime. I reduci di quella compagnia teatrale, spezzando le catene della senilità decidono, con uno slancio commovente, di ri-fondare la filodrammatica. Per adeguarsi ai mutati gusti del pubblico scelgono di mettere in scena quale opera del loro “ritorno” una commedia brillante. Vengono aiutati e spalleggiati nel loro progetto da una locale scrittrice teatrale, donna indubbiamente “di spirito” e da Don Luigi, tipica figura di parroco di campagna bigotto e bacchettone. Il cemento che li unisce è la voglia di riscatto da un’esistenza divenuta grigia e routinaria. Alla fine i loro sforzi vengono premiati e sono pronti a portare in scena il nuovo lavoro. Ma la sfortuna sembra volersi accanire con la rinata compagnia e proprio a poche ore dal debutto ben due attori non sono disponibili a causa di improvvisi sopravvenuti gravi problemi di salute. Dapprima il colpo troppo pesante sembra aver schiantato la compagnia, che pare decisa a voler gettare la spugna, ma poi con un’inattesa reazione di orgoglio, anche la sfortuna viene vinta e, trovati seduta stante i sostituti, si va in scena!

26 gennaio 2019
Compagnia Ridendo s’impara

Regia di Giovanni Guiotto

NO ZE’ VERO… MA GHE CREDO! di Peppino De Filippo
Non è vero ma ci credo, la più celebre e divertente commedia di Peppino De Filippo, scritta nel 1942, protagonista un superstiziosissimo Commendator Gervasio Savastano alle prese con una duplice preoccupazione: il sospetto di avere alle proprie dipendenze uno iettatore, causa del cattivo andamento degli affari, e l’infelicità della figlia Rosina, innamorata di un impiegato non all’altezza del suo rango. Improvvisamente la sorte, nelle sfortunate sembianze del gobbo neoassunto Alberto  Sammaria, sembra girare a favore di Savastano che, ritrovata la serenità sia in ambito professionale che familiare, ne attribuisce il merito all’influsso positivo della beneaugurante deformità. Tutto sembra filare liscio finché Sammaria confessa al commendatore di essersi innamorato di sua figlia e di volersi dimettere. Il Commendatore, disperato, convince la recalcitrante figlia a sposarlo, ma l’incubo che i futuri nipoti nascano con la gobba turba il commendatore fino a decidere di invalidare le nozze. Un provvidenziale colpo di scena assicurerà il lieto fine.

2 febbraio 2019
Compagnia I Rumoristici

Regia di Elisa Meneghetti

IL GATTO IN TASCA di Georges Feydeau

Monsieur Pacarel è un “parvenu” che si è arricchito spacciando zucchero per diabetici. Per conquistare anche lustro e fama, decide di far rappresentare, al teatro dell’Operà, un Don Giovanni composto da sua figlia. Compra, per corrispondenza, (a scatola chiusa) un grande tenore, da rivendere poi al Teatro, in cambio dell’allestimento dell’opera di sua figlia. Ma, per il solito “Qui pro quo”, al posto del tenore, si presenta un vero Don Giovanni, un libertino che si intrufola nella famiglia, insidiando mogli e figlie. Una commedia degli equivoci scritta da un Feydeau appena ventottenne, dai risvolti esilaranti e da una comicità ad orologeria.

9 febbraio 2019
Compagnia Arlecchino
Regia di Gabriele Brugnolo

LA BUONA MADRE di Carlo Goldoni
Un classico della commedia teatrale veneziana in prosa di Carlo Goldoni del 1761 e rappresentata per la prima volta con successo a Venezia per il Carnevale dello stesso anno. L’opera affronta un tema morale caro sia al teatro goldoniano sia al pubblico settecentesco: le qualità della buona madre. Il giovane Nicoletto, succube della madre che tenta di farlo sposare con una ricca vedova per salvare le sorti dell’intera famiglia ormai in rovina, cerca l’amore vero nella giovane Daniela, ma nei progetti della madre di lei c’è un matrimonio ricco. Tutta la commedia è giocata all’interno di un mondo completamente femminile fatto di attività domestiche (stirare, lavare per terra), vezzosità muliebri (scegliere le stoffe) e chiacchierate complici in cui si sparla di tutti e si tessono trame. Vittima di un intricato complotto di donne, Nicoletto vede vanificati i suoi goffi tentativi di emanciparsi dal potere opprimente della madre e di trovare consolazione in un amore non corrisposto. Pur non dimentica del codice comico che le è proprio, questa commedia porta in scena una vicenda fatta di deprivazioni economiche e morali: una buona madre che, con la perdita del marito, ha irrimediabilmente perso una condizione di discreta agiatezza e, incupita dalle pene del vivere, si ritrova a esercitare il governo domestico con varia cecità pedagogica e comportamenti di calcolato cinismo; un’altra madre che non esita a sostenere pratiche di lenocinio nei confronti della figlia, e comprimari dalle agiate condizioni economiche.

16 febbraio 2019
Jonathans Performing’s Art

Regia di Renata Rizza Stracquadanio

LO SAI CHE NON TI SENTO QUANDO SCORRE L’ACQUA di Robert Anderson
Una delle commedie più divertenti del drammaturgo americano che definisce con questo ciclo di brevi farse i comportamenti sessuali della middle class americana.
Testo dal sottile umorismo ha debuttato in Italia nel 1968 con la traduzione di due grandi del teatro, Garinei e Giovannini, vedendo come protagonisti principali Lia Zoppelli e l’indimenticabile Gino Bramieri.
Passi delle Colombe – George ed Harriet dopo venticinque anni di matrimonio decidono di cambiare il materasso del loro letto, Harriet vorrebbe adesso due letti singoli, George, invece, fedele al passato, preferirebbe ancora un bel materasso matrimoniale. E sarà proprio il negozio di materassi a diventare il loro terreno di battaglia. Ma un inaspettato incontro cambia, forse, il corso della loro storia…
Trauma da riconoscimento – Il famoso scrittore Jack Barnstable è convinto che il pubblico americano sia ormai pronto per un teatro “vero”, tanto vero da potersi permettere il lusso di mettere in scena un uomo nudo. Di parere contrario il suo produttore, Herb Miller, deciso ad ostacolare un’idea così innovativa da mettere repentaglio gli incassi del suo botteghino. Riuscirà l’ignaro Richard Pawling, malcapitato attore di dubbia esperienza, a trovare una soluzione alla controversia?
Io sono Herbert – Esilarante sproloquio tra due anziani, Herbert appunto e la sua terza moglie Muriel entrambi convinti di avere una memoria di ferro che permette loro di ricordare persone, avvenimenti e nomi senza possibilità di errore. Purtroppo, ognuno dà una propria versione dei fatti cercando disperatamente di convincere l’altro. Tra un rimpianto e una recriminazione emerge il quadro di due vite piene di passioni, di sesso e di affetti…

23 febbraio 2019
Il teatro delle Ortiche

regia di Vittorio Attene

COSÌ È SE VI PARE di Luigi Pirandello
Non esiste una visione unica della realtà, la realtà viene percepita da ciascuno in modo diverso, generando  così una mancanza di comunicazione fra le persone.  Un classico attualissimo in questa società voyeuristica, dove campeggiano i reality show e in cui tutti credono di avere in mano la verità, forse perché solo così si riesce a sopravvivere alla paura della solitudine, dell’annullamento. È un viaggio introspettivo dentro noi stessi, che ci introduce al dubbio, all’incertezza, alla complessità di ciò che sta dietro ad ogni essere umano e alla sua maschera.
Prima dello spettacolo, cerimonia di premiazione del concorso Monologando.

2 marzo 2019
Compagnia Camerini con vista

regia di Pierluigi Longo

REGALO DI NOZZE di Valerio Di Piramo
Nella casa di una sposa, la mattina del matrimonio, c’è sempre un gran trambusto: è cosa risaputa. Una madre agitata, una sorella invidiosa, un padre che cerca di portare calma e un’amica troppo appariscente fanno sempre parte del copione, così come l’immancabile bella sposina. Possibile è la presenza di una zia suora. Può capitare che ci sia anche l’ex della sorella della sposa. È anche probabile che qualcosa non vada come previsto. Ma non è così frequente che la gestione del matrimonio sia affidata ad un wedding planner stravagante e legato ad una singolare fidanzata. Ed è quasi impossibile che fra i parenti sbuchi improvvisamente un ospite inatteso con un “miracoloso” regalo in grado di portare alla luce molte verità. In casa Martini tutto ciò succede. Siete tutti invitati!

La rassegna si terrà presso il Teatro Polivalente Don Bosco in via De Lellis, 4 a Padova ogni sabato, alle ore 21, a partire dal 19 gennaio 2019 con la prima di Pochi ma boni della compagnia Teatro Instabile di Selvazzano.

Ingressi: € 8; ridotto € 7 13/16 anni e over 65; studenti € 5; gratuito 0/12 anni e persone diversamente abili

Per info: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. www.atateatropadova.it

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